PREVENZIONE DEI DISTURBI ALIMENTARI

Più che tornare alle abitudini alimentari del passato, la prevenzione dei disturbi dell’alimentazione si gioverebbe di un energico intervento sociale. A dirlo sono i ricercatori dell’Isa-Cnr. Tra i dati presentati, quello sul rapporto tra abitudini alimentari dei bambini e scolarizzazione delle mamme.
“Put the clock backward”, spostare indietro le lancette dell’orologio? Il ‘ritorno al passato’, ai tempi di un’alimentazione sobria per necessità più che per virtù, spesso invocato come misura per la prevenzione dell’obesità infantile, non poggia su solide basi scientifiche. L’obesità e i disturbi dell’alimentazione non sono problemi esclusivamente sanitari e ignorarne le implicazioni socio-culturali riduce il successo di qualsiasi intervento di prevenzione. “Stiamo parlando del “toxic environment”, l’ambiente in cui viviamo e che paradossalmente è il più adatto allo sviluppo di sovrappeso ...(Continua) leggi la 2° pagina...

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